Articolo del 18/05/2023
La schiena è una parte del corpo che può causare problemi significativi nel lavoro, nelle attività quotidiane e nel tempo libero di ogni individuo. La nostra schiena è composta da vertebre, muscoli, nervi e articolazioni complesse, e queste componenti sono strettamente correlate al nostro benessere. Quando i muscoli si contraggono, spesso si verifica dolore, specialmente se la colonna vertebrale è poco allenata o se si hanno abitudini scorrette nella postura. Questo dolore può manifestarsi nella zona lombare, provocando disagio nella parte posteriore del corpo.
Approfondiamo questa tematica con la Dott.ssa Morolli, osteopata al Poliambulatorio Guarnieri.
Dolore lombare: cosa sapere
Nel 21° secolo, in Italia e in altre nazioni industrializzate, molte persone hanno adottato uno stile di vita prevalentemente sedentario. Questo ha portato a problemi come la debolezza muscolare, che non permette di mantenere una postura corretta e di sostenere adeguatamente il peso del corpo. Nel contesto di ufficio o durante gli spostamenti in auto, spesso si assume una postura errata, spesso aggravata dallo stress e dalla mancanza di attività fisica, il che non è salutare per la nostra colonna vertebrale. Questi sono i motivi principali per cui il mal di schiena è diventato il disturbo più comune nella società moderna.
Il dolore associato al mal di schiena può portare a ulteriori tensioni muscolari, e se non trattato adeguatamente, può peggiorare, con il rischio di un’infiammazione dei nervi che può causare dolore diffuso alle braccia, alle gambe e alla testa.
Prevenzione del dolore lombare
La prevenzione del dolore lombare è cruciale, anche se la degenerazione dei tessuti associata all’invecchiamento è un processo naturale. Ci sono diverse misure che possono essere adottate per contrastare questo problema e impedire che diventi cronico.
Scoliosi, iperlordosi lombare, dismetrie degli arti inferiori e postura scorretta sono solo alcuni dei fattori su cui è possibile intervenire per ridurre il rischio di peggioramento. Allo stesso modo, è importante affrontare tempestivamente altri problemi legati alla statica della colonna vertebrale, seguendo i consigli dei medici per valutare e correggere eventuali posture errate. Inoltre, è fondamentale evitare di sollevare pesi senza piegarsi sulle ginocchia e di compiere movimenti torsionali del tronco in modo ripetuto.
La prevenzione dovrebbe iniziare fin dall’età scolare, garantendo che banchi e scrivanie siano adeguati in altezza e che zaini e cartelle non siano troppo pesanti. Questi stessi principi valgono anche per gli adulti, con particolare attenzione alle postazioni di lavoro personalizzate in base alle esigenze individuali. Inoltre, l’attività fisica svolge un ruolo fondamentale. Da un lato, aiuta a mantenere una muscolatura forte che può sostenere la colonna vertebrale, e dall’altro contribuisce a mantenere il peso corporeo nella norma. È noto che il sovrappeso può aumentare il rischio di mal di schiena, quindi rimanere in forma può contribuire a prevenirlo.
Un aiuto dall’osteopatia
Il dolore alla schiena può derivare da molteplici fattori e manifestare sintomi vari, rendendo necessaria un’attenta indagine per stabilire una diagnosi differenziale accurata e identificare il trattamento più adatto in base alle specifiche circostanze.
Dato il numero di fattori che possono contribuire all’insorgenza del dolore lombare, è importante sottolineare che l’osteopata si concentra sul benessere della persona e non solo sulla patologia in sé. L’osteopatia è una disciplina medica che mette l’accento sulla ricerca delle cause sottostanti, piuttosto che limitarsi ai sintomi evidenti. L’osteopata deve considerare l’organismo nel suo insieme e, considerando la complessità del corpo umano, effettuare un’attenta valutazione di ogni aspetto, prendendo in considerazione tutte le variabili e le possibili concause che contribuiscono alla manifestazione dei sintomi.
L’osteopata, di fronte a qualsiasi sintomo presentato dal paziente, si impegna a migliorare la circolazione sanguigna, il drenaggio linfatico e l’apporto di ossigeno ai tessuti attraverso trattamenti e manipolazioni. L’obiettivo è ripristinare la normale funzionalità del tessuto e, di conseguenza, interrompere la facilitazione neurologica che è responsabile del dolore.