Articolo del 27/08/2023
Con la fine delle vacanze estive, iniziamo a riflettere sui nostri obiettivi per il nuovo anno lavorativo. Questi obiettivi possono variare notevolmente, dalle intenzioni di migliorare il nostro sonno, impegnarci di più nell’attività fisica, a stabilire abitudini più salutari. Tuttavia, spesso ci sentiamo sopraffatti dai numerosi impegni e i buoni propositi diventano sempre più difficili da mantenere, fino a essere abbandonati del tutto.
Ma perché creiamo queste liste di buoni propositi? E perché è così comune non riuscire a mantenerle? Vogliamo discutere di questo con la Dott.ssa Francesca Pozzilli, Responsabile Comunicazione e Marketing della Clinica Guarnieri.
Motivazione: un elemento cruciale
I progetti sono una parte essenziale della nostra vita; avere una motivazione, sia sul lavoro che nella sfera personale, è fondamentale per sentirsi soddisfatti, anche nelle piccole realizzazioni. La lista dei buoni propositi, spesso stilata in vista del nuovo anno lavorativo, non riguarda necessariamente grandi aspirazioni o obiettivi ambiziosi, ma piuttosto l’intenzione di prendersi cura di noi stessi in modo migliore.
Quando adottiamo un nuovo proposito (come iscriversi in palestra o impegnarsi di più nell’attività fisica) e lo abbandoniamo presto, tendiamo a attribuire questo insuccesso alla pigrizia. In realtà, la pigrizia è spesso una barriera mentale, e quando c’è una vera motivazione dietro un progetto, la stanchezza o la noia non sono sufficienti a fermarci. Pertanto, quando pianifichiamo i nostri obiettivi per il nuovo anno, potrebbe essere utile scegliere obiettivi che vediamo come utili e che realmente ci motivano. Essere onesti con noi stessi può essere il primo passo per creare una lista di propositi realizzabili. Forse, in tutta onestà, non siamo ancora pronti a cambiare radicalmente la nostra routine per impegni che percepiamo come troppo gravosi. D’altra parte, se ci rendiamo conto che iscriversi a un corso di ginnastica posturale o pilates può realmente alleviare il mal di schiena che proviamo, saremo più inclini a seguirlo, poiché vedremo i benefici reali dei nostri sforzi.
Obiettivi realistici e gentilezza verso se stessi
Creare una lista di buoni propositi realistici, che si adattino alle nostre abilità e non siano eccessivamente punitivi verso i nostri lati meno amati, può essere un buon punto di partenza. Non dobbiamo cercare di raggiungere tutto immediatamente, ma valutare come inserire nuovi momenti di cura di noi stessi nella nostra routine quotidiana, anche se richiede un certo sforzo, senza stravolgere completamente le nostre abitudini.
Sia che si tratti di sviluppare hobby, dedicarsi allo sport, migliorare il riposo o adottare uno stile di vita più sano, è importante mettere il nostro benessere al centro di tutto. Gli obiettivi che scegliamo dovrebbero essere qualcosa che ci fa sentire bene e che ci gratifica. Il raggiungimento degli obiettivi, indipendentemente dalla loro natura, può contribuire positivamente alla nostra autostima e al nostro senso di sé.
Infine, è fondamentale accettare che non sempre riusciremo a raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati. Anche quando mettiamo tutto il nostro impegno in un progetto, dobbiamo essere in grado di comprendere quando non siamo in grado di realizzarlo, senza sentirsi demoralizzati o sconfitti. Imparare ad essere gentili con noi stessi quando affrontiamo situazioni che percepiamo come “fallimenti” può essere il primo dei buoni propositi per il nuovo anno lavorativo.