Articolo del 19/01/2023
Gli ultrasuoni sono la prima bioenergia diversa dai raggi X, pertanto non ionizzante né apparentemente dannosa, ad essere impiegata in diagnostica per immagini. L’impiegno degli ultrasuoni ha portato nei primi anni 70, alla nascita dell’ecografia, una tecnica che utilizza onde sonore ad alta frequenza per creare immagini degli organi interni del corpo umano.
Abbiamo discusso di questo argomento con il Professor Antonio De Fiores, esperto ecografista alla Clinica Guarnieri.
ECOGRAFIA: CAMPI DI APPLICAZIONE
L’ecografia ha una vasta gamma di utilizzi. Questa tecnica viene impiegata come strumento di screening nella medicina preventiva e per rilevare eventuali anomalie patologiche negli organi. Nello specifico, le più comuni sono:
- Ecografia addominale: esame che consente di esplorare il fegato, le vie biliari, i reni, il pancreas e la milza al fine di valutare la possibile presenza di varie patologie correlate.
- Ecografia ginecologica: metodo utile per l’esame dell’utero, delle ovaie e delle tube uterine, al fine di individuare eventuali anomalie, malformazioni, cisti o noduli nell’apparato riproduttivo femminile. Questo esame può essere eseguito sia attraverso la sonda posta sulla parete addominale sia attraverso una sonda vaginale.
- Ecografia della mammella: comunemente utilizzata per individuare neoformazioni o il carcinoma mammario, specialmente in donne giovani.
- Ecografia tiroidea essenziale per ottenere informazioni sulla morfologia, il volume e la struttura della ghiandola tiroidea, oltre a individuare eventuali noduli.
- Ecografia pelvica: in grado di individuare anomalie nella vescica.
Un importante tecnologica in questo contesto è rappresentata dall’ecocolordoppler, che costituisce la più recente evoluzione dell’ecografia. Questo dispositivo non si limita semplicemente alla visualizzazione degli organi interni, ma offre anche informazioni dettagliate sui flussi sanguigni presenti nelle arterie e nelle vene, ampliando notevolmente la capacità di analisi delle patologie vascolari, in particolare quelle che coinvolgono la stenosi.
COME SI SVOLGE L’ESAME?
L’ecografia è un metodo di imaging medico che utilizza ultrasuoni ad alta frequenza per creare immagini del corpo umano in tempo reale. Durante l’esame, il medico ecografista muove una sonda sulla pelle, consentendo di visualizzare gli organi e i tessuti interni su un monitor. Poiché il fascio di ultrasuoni ha un diametro limitato, è possibile osservare solo una parte limitata degli organi di dimensioni maggiori in ogni scansione.
Di conseguenza, il medico deve eseguire molteplici passaggi della sonda, regolandola e spostandola per esaminare attentamente tutte le parti degli organi da esplorare. L’esperienza e la competenza del medico ecografista sono cruciali per selezionare la metodologia più adatta e per ottenere immagini di alta qualità. È importante notare che l’ecografia è considerata la tecnica di diagnostica per immagini più “operatore-dipendente” in quanto i reperti non visualizzati durante l’esame non possono essere successivamente rilevati, a differenza di quanto avviene con altre metodiche diagnostiche. La capacità del medico di interpretare correttamente le immagini acquisite è fondamentale per una diagnosi accurata e tempestiva.
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