Che cos’e’:
L’isterosalpingografia è una metodica contrastografica che si utilizza per visualizzare l’utero (canale cervicale, istmo, cavità uterina) e le tube o salpingi fino all’ostio addominale, dove la tuba si apre nel peritoneo per ricevere la cellula uovo al momento dell’ovulazione.
A cosa serve:
Grazie a questa indagine si ottengono informazioni sulla morfologia dell’apparato genitale femminile, utili ad esempio nella diagnosi differenziale delle cause meccaniche di infertilità; tale esame radiologico non ha però carattere funzionale, cioè non consente di valutare la funzionalità effettiva delle tube che potrebbero apparire regolari all’indagine isterosalpingografica pur non funzionando correttamente.
L’esame viene praticato frequentemente nella diagnostica per la sterilità e viene impiegato anche per studiare la causa di aborti ripetuti.
Come si effettua:
Con la paziente i posizione ginecologica si posiziona lo speculum e si inserisce una cannula a livello della cervice uterina per iniettare sotto guida radioscopica una piccola quantità di mezzo di contrasto, acquisendo una serie di radiogrammi digitali.
Il mezzo di contrasto che si utilizza in questa metodica è una sostanza idrosolubile radiopaca a base di iodio, non ionica, che determina un’opacizzazione progressiva dell’utero e delle tube fino all’estremità di queste, riversandosi in cavità peritoneale; a questo punto l’esame si interrompe poiché con l’acquisizione delle immagini si è ottenuta la visualizzazione dell’intero apparato riproduttore femminile.
La presenza di una alterazione a carico della cavità uterina o di occlusioni tubariche possono essere messe in evidenza con questo esame sottoforma di “difetti di riempimento” o “assenza di progressione del mezzo di contrasto”.
Cosa può succedere – eventuali complicanze:
Deve essere eseguito nella prima parte del ciclo compresa tra il settimo e l’undicesimo giorno, corrispondente alla fase non fertile, per evitare che l’immissione del liquido di contrasto all’interno dell’utero possa interferire con una eventuale gravidanza in fase iniziale.
Anche se l’esame isterosalpingografico è piuttosto semplice, la sua esecuzione richiede particolari cautele, soprattutto in presenza di una infezione del basso tratto genitale o di sanguinamenti generali in atto.
Pertanto è buona regola eseguire preventivamente un tampone vaginale.
Preparazione necessaria – raccomandazioni:
La paziente alla quale lo specialista consiglia l’isperosalpingografia, per sottoporsi all’esame, deve rientrare nel periodo del ciclo compreso tra il settimo e l’undicesimo giorno ed eseguire preventivamente un tampone vaginale per germi comuni con antibiogramma e ricerca specifica di candida, trichomonas, gardrenella, clamidia, ureaplasma e mycoplasma.
La ricerca del tampone vaginale, effettuato entro 3 mesi dalla data dell’esame, deve risultare con esito negativo.