Articolo del 13/04/2023
Uno dei principali modi per valutare la nostra condizione di salute generale consiste nell’effettuare analisi del sangue, che non sono solo parte integrante dei controlli specifici ma fanno anche parte delle procedure di routine. Questi esami consentono di comprendere quali componenti circolano nel nostro corpo e se tutti gli organi stanno funzionando come dovrebbero. Se i risultati mostrano variazioni significative, il medico potrebbe decidere di condurre ulteriori indagini per identificare eventuali patologie. Dal punto di vista della prevenzione attiva, che è fondamentale per rilevare tempestivamente le malattie, gli esami del sangue di routine rappresentano uno strumento estremamente prezioso ed efficace.
Approfondiamo l’argomento con la Dott.ssa d’Aiuto, responsabile del Laboratorio di Analisi della Clinica Guarnieri.
Tipologie di esami svolti
Attraverso l’analisi del sangue, il medico può esaminare i livelli dei principali costituenti del sangue e ottenere così informazioni significative sulla salute del paziente e sul funzionamento del suo corpo. Questo permette di valutare una serie di aspetti, tra cui la salute del midollo osseo tramite l’emocromo, il controllo del fegato attraverso le transaminasi e lo stato dei reni mediante i valori di azotemia e creatinina. Inoltre, i test ematici consentono anche di individuare la presenza di marcatori tumorali, che sono indicatori biologici il cui aumento può suggerire la possibile presenza di un tumore.
Come prepararsi alle analisi del sangue
In generale, ma non sempre, è consigliato sottoporsi a analisi del sangue a digiuno per almeno 8-10 ore, al fine di evitare che il cibo influenzi i risultati. Durante questo periodo, è di solito consentito bere solo una piccola quantità di acqua. Tuttavia, se l’esame riguarda solo la parte corpuscolata del sangue (come l’emocromo), l’assunzione di cibo o bevande di solito non ha alcun impatto significativo, quindi il digiuno potrebbe non essere necessario. È comunque consigliabile consultare il proprio medico curante, poiché le indicazioni specifiche possono variare in base al tipo di esame e alle circostanze individuali del paziente. Il medico sarà in grado di fornire informazioni dettagliate e personalizzate in base alle esigenze del paziente.
Come interpretare i risultati
I risultati degli esami del sangue devono essere valutati in modo olistico dal medico di base, il quale ha una conoscenza completa del quadro anamnestico del paziente. I valori dei test ematici non possono essere considerati singolarmente come indicatori definitivi della salute di una persona, poiché ogni alterazione deve essere interpretata nel contesto generale del referto e considerata alla luce dello stato generale del paziente.
È importante anche tenere presente che l’intervallo di riferimento per ciascun parametro può variare leggermente in base a fattori come età, sesso e strumentazione utilizzata nel laboratorio di analisi. Pertanto, è sempre consigliabile fare riferimento ai range specifici indicati nel referto stesso per una valutazione accurata.
La valutazione completa dei risultati degli esami del sangue da parte del medico è essenziale per determinare qualsiasi possibile problema di salute e guidare eventuali azioni o ulteriori indagini necessarie per il benessere del paziente.