Articolo del 28/04/2023
La risonanza magnetica è una tecnica di indagine dei tessuti del corpo che, a differenza di molte altre metodiche radiologiche che prevedono l’esposizione del paziente a radiazioni ionizzanti (TC, radiologia convenzionale), non utilizza raggi X, ma campi magnetici molti intensi abbinati ad impulsi di radiofrequenza, non provocando danni permanenti ai tessuti biologici.
Approfondiamo l’argomento con il Dott. Simonelli, Direttore Tecnico della Diagnostica per Immagini della clinica Guarnieri.
RM addome: a cosa serve?
La risonanza magnetica addome viene utilizzata analizzare regioni anatomiche e offrire rappresentazioni dettagliate e tridimensionali di organi quali il fegato, il pancreas, la milza, i reni e le ghiandole surrenali, oltre a visualizzazioni delle strutture dei tessuti molli e dei vasi sanguigni all’interno della zona addominale.
RM addome: con o senza mezzo di contrasto?
Anche la risonanza magnetica, come la TAC, richiede l’iniezione di un agente di contrasto attraverso una via endovenosa, almeno nella maggior parte dei casi. Il composto utilizzato per l’RMI è il Gadolinio, un elemento chimico che, legato a specifiche molecole, aumenta l’intensità del segnale in alcuni tessuti.
In pratica, grazie a questo mezzo di contrasto, la potenza del segnale catturato dalla macchina diventa ancora più elevata, consentendo di ottenere immagini estremamente dettagliate e nitide.
Per sottoporsi a una risonanza magnetica con mezzo di contrasto, è necessario digiunare per almeno sei ore prima dell’esame, ma non è richiesta la sospensione di eventuali terapie farmacologiche, come ad esempio i farmaci per il cuore o la pressione arteriosa.
Tuttavia, è importante eseguire un’analisi del sangue completa per misurare i livelli di creatinina e valutare la funzionalità renale prima di somministrare il mezzo di contrasto. Infatti, le persone con insufficienza renale o allergie non dovrebbero essere sottoposte all’utilizzo di questo mezzo di contrasto.
Quali sono i vantaggi della risonanza magnetica addome?
- E’ un’indagine non invasiva e senza raggi x;
- Dà immagini anatomiche molto precise di tutti gli organi e distretti;
- Permette di valutare e di identificare lesioni in modo più accurato rispetto alla TC spirale;
- la probabilità di sviluppare reazioni allergiche ai mezzi di contrasto utilizzati in risonanza magnetica è molto inferiore a quella dei mezzi di contrasto organo-iodati utilizzati nell’indagine TC spirale.
I risultati dell’esame
Il radiologo è in grado di interpretare i risultati dell’Risonanza Magnetica dell’addome, ma spesso richiede un periodo di tempo più prolungato rispetto ad altri esami, poiché necessita di un’analisi più dettagliata.
La risonanza magnetica dell’addome è una tecnica di diagnostica per immagini che sfrutta un campo magnetico per generare immagini tridimensionali altamente dettagliate della parte superiore dell’addome, compresi organi come il fegato, il pancreas, i reni e il sistema vascolare, oltre ai tessuti molli circostanti.
Spesso viene utilizzata per condurre una diagnosi differenziale di patologie, come i tumori. Viene spesso effettuata in combinazione con altri esami, come l’ecografia addominale e la tomografia computerizzata (TAC) dell’addome, al fine di ottenere una visione completa e accurata della situazione clinica del paziente.